
Mi accingevo ad avviare il mio quarto anno di Ingegneria Industriale: sembra uno scherzo pensando dove sono oggi, eppure.
Era estate, il caldo di Messina ero lo stesso di sempre, così come le mie abitudini: lavoretto estivo e si studiava il minimo per l’università, fino a quando ho pensato di stravolgere davvero le carte in tavola. Ho deciso di essere protagonista di una vita che non era mai stata mia.
Ad informarsi ci vuole davvero poco, ma sapete quanto tempo c’è voluto per fare questo salto? Forse anche troppo tempo, ed è questa forse la cosa di cui mi pento maggiormente: non aver cominciato prima, anche se proprio questo corso sembrava creato al momento giusto, con le persone giuste. Poco dopo il mio compleanno, poco dopo l’inizio di settembre, pensavo che ero pronto a stravolgere tutto senza nemmeno aver toccato con mano questo mondo.
Il giorno delle selezioni è stato strano: mi sentivo giocatore, giravo tra i tavoli, puntavo e nello stesso momento guardavo chi avevo davanti. Ragazzi della mia stessa età, tutti con il sorriso e pronti a spiegarti anche la cosa più stupida.
Sì, perché adesso è facile, ma se non conosci certe dinamiche nemmeno ti accorgi di cosa ci sia dietro.